Gli Holi Festival si stanno diffondendo ovunque, ed è facile capire perché: colore, divertimento, balli e musica sotto il sole, senza pensieri. Questo format è presente in tantissime città italiane e del mondo, ma trae la sua ispirazione da un tradizionale festività indiana: Holi, appunto. Ecco le origini e il format scelto dai paesi occidentali.
Holi Festival: da festività sacra…
Nella cultura indiana, l’Holi si tiene in primavera. Infatti, alcuni dei suoi principali significati sono: addio all’inverno, benvenuto alla primavera, incontro con gli altri. Ma Holi è molto di più: è un’occasione di relazione, dove tutti sono uguali e tutti possono partecipare.
La festività tradizionale prevede due giorni di celebrazione: durante il primo, viene acceso un falò per scacciare il demone Holika Dahan. La mattina dopo, inizia l’esplosione di colori, che segna la vittoria del bene sul male e l’inizio di un nuovo ciclo di vita.
Ogni colore ha un suo preciso significato molto importante e propiziatorio:
- Verde: inizio della nuova stagione
- Giallo: protezione fisica e salute
- Bianco: pace dei sensi
- Blu: acqua, e dunque vita e rinascita
- Arancio: creatività, amore e fiducia in sè e negli altri
- Rosso: ricchezza, benessere, abbondanza
Scegliere i colori significa fare una scelta consapevole e spiritualmente molto importante. Nulla è lasciato al caso.
… a festival giovanile
Uno dei motivi per cui l’Holi ha conquistato il mondo occidentale sta proprio nel lancio dei colori, nei balli e nella musica. La maggior parte dei format italiani infatti prevede dj set e band che suonano per accompagnare il lancio dei colori e i balli dei giovani.
Sicuramente una festa affascinante, che colpisce per il divertimento e tutta la tradizione che si nasconde dietro il lancio del colore. Ovviamente in Occidente tutto questo si è un po’ perso, ma sarebbe bello recuperarne il valore originario per ridare un senso ad una festa già di per sè bellissima.